Focus sulla desistenza

Uno dei principali ambiti di ricerca della criminologia occidentale dagli anni 1980 è la desistenza, ovvero quel processo che conduce le persone autrici di reato ad abbandonare l’attività criminosa.

Che cos’è la desistenza?

Con il termine «desistenza» si fa riferimento al processo attraverso il quale le persone autrici di reato recedono da comportamenti criminosi, ossia a un percorso di crescita personale che si realizza all’interno di un contesto sociale che allontana dai comportamenti contrari alle norme penali e orienta verso il reinserimento sociale; condizione essenziale di questo processo è una stabilizzazione generale della situazione delle persone desistenti affinché i comportamenti criminosi si svuotino di senso e perdano la loro ragion d’essere. La desistenza non è dunque una condizione – com’è invece l’assenza di recidiva, che implica l’immediata e totale interruzione dell’attività criminosa – quanto piuttosto un percorso individuale, soggettivo e non lineare caratterizzato da progressi, regressioni, alti e bassi; ne consegue che il processo di desistenza può realizzarsi anche in presenza di recidiva.

Si distinguono tre tipi di desistenza: la desistenza primaria, o comportamentale, caratterizzata dalla totale assenza di attività criminosa per un certo periodo di tempo, che può essere più o meno lungo; la desistenza secondaria, o identitaria, che si contraddistingue per lo sviluppo di una percezione e di una narrazione di sé in accordo con la normativa penale; la desistenza terziaria, o comunitaria, che vede la maturazione di un sentimento di appartenenza a una collettività disposta a (ri)accettare tra i propri membri le persone autrici di reato. 

Dobbiamo fare di più per cercare di modificare il clima e rendere la desistenza realmente possibile

Fergus McNeill, professor of Criminology and Social work University of Glasgow, UK

Che cosa favorisce e che cosa ostacola la desistenza?

La desistenza è un processo, un percorso complesso e dinamico, a volte spinto da fattori che la favoriscono, a volte frenato da ostacoli. Ogni percorso è personale, eppure i ricercatori hanno identificato alcuni elementi centrali che possono favorire od ostacolare l’allontanamento dalla delinquenza.

Per me è stato importante poter dimenticare la quotidianità frequentando altre persone come me.

Manu Rochat, partecipante al progetto «Obiettivo Desistenza» della Commissione latina per l’assistenza riabilitativa

Dalla teoria alla pratica

La ricerca sulla desistenza attribuisce grande importanza alle applicazioni pratiche delle basi teoriche. Le conoscenze acquisite finora indicano che:

  • la desistenza è un processo lungo e complesso
  • la desistenza è un percorso individuale, specifico per ogni individuo e al contesto sociale nel quale è immerso;
  • per favorire il processo di desistenza è necessario l’impegno di un insieme di attori all’interno del sistema giudiziario e della società civile; 
  • le esperienze di stigmatizzazione e i meccanismi di discriminazione ostacolano la formazione di un’immagine positiva di sé che favorisca la desistenza e il sentimento di appartenenza sociale;
  • spesso il cambiamento avviene oltre la sfera d’influenza del sistema giudiziario, in quanto «desistere» non significa solo astenersi dal commettere atti criminali, ma, più in generale, presuppone una stabilizzazione generale della situazione della persona desistente;
  • nel processo di desistenza, il sostegno fornito alle persone desistenti è indissociabile da interventi sulle cause strutturali e sistemiche della delinquenza (economiche, sociali, sanitarie, educative, ecc.) e volti all’inclusione sociale. 

La desistenza in Svizzera

In Svizzera si segnala il progetto Obiettivo Desistenza della Commissione latina per l’assistenza riabilitativa, nato come progetto pilota finanziato dall’Ufficio federale di giustizia da febbraio 2019 a gennaio 2023. Il progetto ha lo scopo di formalizzare e uniformare le pratiche nell’ambito degli interventi di assistenza riabilitativa realizzati in Svizzera romanda e in Ticino.

Penso che non potrei più lavorare come facevo quattro anni fa. 

Mailin Wong-Juillerat, cheffe de l’unité d’Évaluation et de suivi psycho-légal
Canton du Valais

Mailin Wong-Juillerat, cheffe de l’unité d’Évaluation et de suivi psycho-légal du Canton du Valais, ci ha spiegato com’è nato il progetto «Obiettivo Desistenza», i vantaggi di lavorare con un approccio basato sulla desistenza e in che misura è cambiato il suo lavoro da quando ha aderito al progetto. 

Progetto pilota nell’ambito dell’assistenza riabilitativa in Svizzera latina

 

Il progetto integra le tre dimensioni essenziali alla buona riuscita del processo di desistenza: il rapporto della persona desistente con sé stessa, con gli operatori dell’assistenza riabilitativa e con la società civile (Commissione latina per l’assistenza riabilitativa, 2023):  

 

la prima dimensione si concentra sulla ricerca di motivazioni interne per il cambiamento partendo dalla situazione della persona desistente; 
 

la seconda dimensione è incentrata sulla qualità della relazione tra la persona desistente e gli operatori dell’assistenza riabilitativa; 
 

la terza dimensione mira a creare occasioni favorevoli e a rafforzare i legami tra la persona desistente e la società civile. A tale scopo, è stata creata la figura del coordinatore-animatore della rete intercantonale (CoAns), che rappresenta una delle innovazioni introdotte dal progetto. 

10 principi guida del progetto Objectif Désistance

Il sostegno in prova si basa sui seguenti principi:

 

1. personalizzazione dell’accompagnamento;

2. assistenza concreta per sopperire ai bisogni essenziali 

3. identificazione di risorse e punti di forza

4. ricerca della sensazione di poter influenzare la propria vita 

5. riconoscimento concreto dei progressi fatti 

6. alleanza di lavoro 

7. promozione di un atteggiamento partecipe e realistico 

8. diffusione di messaggi ottimisti e incoraggianti

9.  sviluppo del capitale umano

10. sviluppo del capitale sociale 

La desistenza può realizzarsi solo nell’ambito dell’assistenza riabilitativa?

Spesso gli interventi basati sulla desistenza vengono realizzati nell’ambito dell’assistenza riabilitativa, essendo l’area penale esterna più propizia per offrire un sostegno concreto alle persone che hanno subito una condanna penale.

Nel caso specifico del progetto «Obiettivo Desistenza», la scelta è ricaduta sull’assistenza riabilitativa in quanto il progetto verteva proprio su tale ambito, e nello specifico sull’uniformazione degli interventi di assistenza riabilitativa realizzati nei Cantoni romandi e in Ticino, sulla revisione di tali interventi e sulla ricerca del giusto equilibrio tra un approccio basato sui rischi e un approccio incentrato invece sulle singole persone (come nel caso della desistenza).

Tuttavia, mentre le teorie che informano la pratica socio-giudiziaria sono in costante evoluzione, oggi l’approccio basato sulla desistenza è considerato fondamentale in tutte le fasi del sistema progressivo di esecuzione penale, e soprattutto durante l’incarcerazione.

Alla luce di quanto illustrato qui sopra circa i fattori individuali, relazionali e sociali che favoriscono la desistenza, è chiaro che il processo di allontanamento da comportamenti criminosi può essere facilitato in diversi modi e che i 10 principi del progetto «Obiettivo Desistenza» possono essere applicati da chiunque e durante tutta la fase esecutiva della sentenza, in modo che, come sovente ribadito dalla letteratura sull’argomento, la desistenza possa veramente essere affare di tutti.

Per saperne di più

elenco di progetti nel campo della desistenza

Obiettivo Desistenza

Sito web del progetto della Commissione latina di probazione Obiettivo Desistenza

Ways out of delinquency Svizzera

Ways out of Delinquency – Reintegration of Young Convicted Delinquents

Studio longitudinale esplorativo finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (FNS) che esplora le condizioni che possono contribuire all'abbandono del comportamento delinquenziale.

Good Lives Model

Sito che elenca le pubblicazioni relative al modello Good Lives per il reinserimento di persone in conflitto con la legge

Blog Desistance

Discovering Desistance è stato un progetto volto a condividere le conoscenze e a migliorare la comprensione delle ragioni per cui le persone abbandonano il crimine.

Per realizzare questo approfondimento ci siamo inoltre richiamati a due perizie effettuate da Aurélie Stoll, ricercatrice post-dottorato del Fondo nazionale svizzero, John Jay, dell’Istituto di giustizia penale (College of Criminal Justice) di New York, e Franz Zahradnik, ricercatore post-dottorato presso l’Istituto di scienze dell’educazione (Institut für Erziehungswissenschaft) dell’Università di Zurigo.

Stoll, A. (2022). Desistance from crime : Réflexions théoriques et pratiques. 

Zahradnik, F. (2022). Desistance from crime und dessen praktische Umsetzung im In- und Ausland.